Centro Studi
Nino Marinone

Centro interateneo e interdipartimentale di studi classici “Nino Marinone”

Il Centro è attivo da anni presso il Dipartimento di Studi Umanistici e si è trasformato nel 2014 in Centro interateneo e interdipartimentale, in collaborazione col Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

Il Centro si propone di svolgere attività di ricerca nell’ambito delle letterature e delle lingue classiche, ispirandosi al lavoro condotto per tanti anni da Nino Marinone (1918-1999). Marinone, vercellese illustre (nominato ‘Vercellese dell’anno’ nel 1997), a Vercelli risiedette tutta la vita, anche quando, dopo molti anni di insegnamento di latino e greco nel locale liceo classico e poi preside del liceo scientifico, divenne nel 1971 professore ordinario di Storia della lingua latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dove insegnò fino alla pensione nel 1993, e di cui divenne poi professore emerito. Membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, Marinone fu in particolare pioniere dell’applicazione alle lingue e alle letterature classiche dei moderni strumenti informatici, cui lavorò in collaborazione con l’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa.

Nel nome di Marinone, il Centro si occupa da anni (col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli) della diffusione delle conoscenze sull’antichità classica greca e romana, organizzando annualmente una serie di conferenze con l’Associazione Italiana di Cultura Classica (delegazione di Vercelli) che nel Centro ha sede ed è presieduta da un’allieva di Nino Marinone, la prof. Maria Pia Saviolo Magrassi.

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Referente: prof. Raffaella Tabacco
Sede amministrativa: presso il DISUM.

DigilibLT- Digital Library of Late Latin Texts

All'insegnamento di Marinone si richiama il progetto di ricerca "Digital Library of Late Latin Texts" (acronimo DigilibLT), finanziato dalla Regione Piemonte e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, che ha realizzato un sito web contenente le opere latine profane in prosa di età tardoantica (II-VI secolo). Al progetto, di cui è responsabile Raffaella Tabacco che lo co-dirige insieme a Maurizio Lana, partecipano anche due docenti del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Torino (Ermanno Malaspina e Andrea Balbo).

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